Tramite l’albero: estemporanea lettura psicologico-relazionale

© Giulia Scordo 2013

© Giulia Scordo 2013

Quest’opera  estemporanea, intitolata Tramite l’albero,  si è classificata al  2° posto/Giovani debuttanti, sul tema “La sensibilità umana” nel Concorso  Sulle vie della Certosa, promosso dall’Associazione Eventi d’arte a Serra San Bruno il 29 giugno 2013.

L’opera dell’ artista Giulia Scordo (17 anni) rappresenta un’interessante aspetto della tematica che riguarda le relazioni interpersonali ed in particolare la relazione e la comunicazione con l’altro sesso nell’adolescenza.

La stessa autrice nel presentare la sua opera alla giuria si è così espressa: “la ragazza ed il ragazzo vivono un momento conflittuale, di tensione nei loro rapporti e, mentre lui corre e si nasconde, evidentemente arrabbiato, cercando protezione ed isolamento dietro l’albero, lei  invece lo raggiunge, dopo averlo un po’ rincorso, quasi  per  fermare  quei sentimenti negativi. I due ragazzi, nell’istante del dipinto,  possono sentire il loro respiro confondersi con il fruscìo delle foglie ed in silenzio calmarsi. L’albero, elemento vivo, creatura della Natura, è per i due un riferimento fermo e silenzioso, offre ad entrambi il suo riparo, il suo  conforto e la sua energia senza interferire”.

Sono stata così coinvolta ed attirata da questa vicenda artistica che ho voluto studiare quest’opera attraverso le teorie psicologiche su cui si fondano alcuni tests grafico-proiettivi: il  disegno della figura umana di Karen Machover ed il disegno dell’albero di Karl Koch. Infine, farò anche un riferimento alle teorie sul linguaggio dei colori di Max Lucher.

Naturalmente questa mia lettura, non ha uno scopo psicodiagnostico, bensì vuole essere un contributo alla conoscenza della vita emotivo-affettiva e dei livelli di consapevolezza degli adolescenti di oggi;  un arricchimento della loro comprensione da parte degli adulti, soprattutto di quelli che hanno un ruolo diretto nella loro educazione e formazione.

Va ancora precisato che, per nulla, la situazione artistica può essere paragonata a quella della somministrazione dei test, essendo la prima una realizzazione creativa e spontanea e la seconda una prova/indagine vera e propria  connotata dall’esigenza di individuare aspetti e/o problemi della personalità.

IL CONTESTO

Tramite l’albero … rappresenta un grande prato di un verde intenso, confinato da una catena rocciosa che richiama “il muretto” tipico del ritrovo adolescenziale.

Questo muretto, proietta la sua ombra all’interno del prato e segnala l’esigenza di ritirarsi in un luogo isolato o poco frequentato, lontano dalla realtà collettiva, per sperimentare l’intimità emotiva del rapporto con i coetanei e l’altro sesso.

Tuttavia, nella catena rocciosa, si può scorgere un’apertura proprio in corrispondenza dell’albero, quasi a segnalare che i due ragazzi da lì siano arrivati al prato, allontanandosi forse dall’ abitato o da un gruppo di amici.

In alto il cielo è di un azzurro intenso e terso. Le nuvole presenti sono state dipinte sui bordi laterali della tela quasi a rappresentare un movimento verso l’esterno o il loro arrivo dall’esterno. In entrambi i casi sembra un chiaro riferimento alla realtà confusa, non chiara, incerta e sfuggente.

I due uccelli sembrano in volo con armonia ma sono collocati a sinistra sulla tela e cioè nello spazio che rappresenta il passato, probabilmente l’età pre-adolescenziale o infantile.

I RAGAZZI

E’ dipinto un tipico aspetto della sensibilità maschile: la fuga e la chiusura davanti a situazioni complesse emotivamente.

Viene anche rappresentata  la  delicata sensibilità femminile:  quando lui si ferma dietro l’albero, anche lei lo fa e gli trasmette, da lontano, la sua vicinanza, il suo calore, il suo esserci per lui, allungando la sua mano verso l’albero. Entrambi restano reciprocamente schermati dall’albero, che sembra filtrare i loro sentimenti negativi, conflittuali, dannosi (paura e rabbia come anidride carbonica), per trasformarli in sentimenti positivi, armoniosi e di benessere (affetto e desiderio come ossigeno).

Tutto ciò può essere ritrovato analizzando la postura di lui: sguardo dritto davanti a sé,  braccia e gambe incrociate, e corpo girato di fianco,  rispetto alla ragazza, in semi-chiusura o semi-apertura … tramite l’albero!

Analizzando la postura di lei: dal vestito un po’ svolazzante e dai capelli al vento, si deduce la sua rapida andatura per raggiungere il ragazzo; il suo braccio sinistro sfiora l’albero ma è chiaramente diretto verso il ragazzo; esprime sia il desiderio di poterlo avvicinare, toccare, sia la paura di vederlo di nuovo chiudere o fuggire.

L’abbigliamento dei due sembra indicare che, prima di raggiungere la radura, i ragazzi si siano incontrati provenendo da eventi differenti: lei elegante/formale, lui casual/informale. Oppure potrebbe indicare l’appartenenza a classi sociali differenti. Entrambe le situazioni potrebbero aver generato tensioni e ambivalenze, conflitti fra desideri e paure.

Anche la statura dei due sembra indicare una differenza di età: lei appare leggermente più alta perché porta i tacchi? E anche questa differenza  potrebbe essere la causa di ansietà ed inquietudine verso l’altro sesso vissuto ad uno stadio di sviluppo diverso dal proprio.

Si profila un contesto con i temi classici del grande amore! 

Ma anche, è possibile che questi contenuti siano stati espressi come paure e/o condizionamenti trasmessi da figure significative o familiari.

I SOGGETTI  PSICOLOGICI

Da questo dipinto si possono rilevare alcuni aspetti  proiettivi:  la rappresentazione di sé, quasi un autoritratto,  quella di una figura significativa del sesso opposto, l’ideale dell’Io, cioè la proiezione di bisogni, desideri e conflitti.

Si rileva l’adeguata identificazione  con il proprio sesso e le proprie caratteristiche fisiche. E’ presente una corrispondenza dell’età tra il disegno ed il disegnatore e ciò  indica una buona accettazione di sé.

Il personaggio maschile dipinto  in rosso nel busto, colore dell’attività, dell’emozione, dell’avventura, del coraggio, della conquista, del dominio, esprime l’esigenza di elaborare gli impulsi ostili,  l’aggressività  o le minacce di aggressione, da esso provenienti o percepite; lo stesso personaggio viene dipinto in blu-grigio, dalla vita in giù, esprime un vissuto della figura maschile tra l’ immobilità,  la mancanza di auto-definizione, mistero, energia e freddo controllo razionale.

La figura femminile, è dipinta di bianco, il colore della  luce; in fuga, in opposizione al mondo,  in solitudine, ma anche in un momento aperto alle possibilità; un momento di sospensione e di riflessione in attesa di una improvvisa conoscenza definitiva di sé, di un’ identità personale da colorare, da definire meglio. Il suo braccio teso, in corrispondenza della lieve protuberanza del tronco d’albero e all’altezza di entrambi i personaggi (maschile e femminile), indica sensibilità e apertura a “toccare con mano” le difficoltà tipiche della relazione fra i sessi.

L’ALBERO

Le sue radici, visibili, disegnate a tratto doppio chiuso, ombreggiate sotto il manto erboso, indicano aderenza alle proprie pulsioni più profonde, attaccamento alla terra, ma anche staticità,  attaccamento alla tradizione, ricerca di sostegno; bisogno di chiarezza e ordine nella propria parte istintiva che viene sentita come confusa e caotica, come accade normalmente durante il periodo adolescenziale.

Il tronco rappresenta l’Io stabile, la zona delle idee.

Il fusto, eretto e a tratti leggermente ondulato, indica una espressione  di vivacità, vitalità, capacità di adattamento,   tendenza  ad essere ingenuo, docile, anche se  con idee chiare, oggettive, ferme.

I rami intrecciati evidenziano un contrasto tra l’affettività ed il controllo razionale degli impulsi.

A volte  facilmente  si tende a complicare le cose, soprattutto quelle  relative al rapporto tra i vissuti maschili o paterni (che predominano se i rami che coprono gli altri sono rivolti verso sinistra) ed i vissuti femminili o materni (che si hanno quando i rami che coprono gli altri sono rivolti verso destra).  I rami incrociati sono sinonimo di ambivalenza, indecisione, autocontraddizione, lotta tra affettività e controllo. La presenza di rami sottili e abbondanti è  tipica  di una personalità profondamente sensibile, di facile impressionabilità, dal temperamento aperto.

Poiché i rami si intrecciano, può accadere di perdersi nelle piccolezze, trascurando il nocciolo delle cose.

La chioma ricciuta, ondulata, a tratti quasi tremante, è la forma della vivacità, della flessibilità mentale e relazionale, quindi della socievolezza e della dolcezza. Indica mobilità, attività, espansività, ma anche irrequietezza e loquacità, buon umore, entusiasmo, allegria, ma anche improvvisazione, incostanza, e a volte vanità. Il disegno che si spinge oltre ai bordi, verso l’alto, come per le nuvole a lato, indica bisogno di evasione ed espansione psicologica…crescita in atto!!

PAESAGGIO

In prevalenza il prato ed il cielo, indicano tendenza ai sogni, alla contemplazione, meditazione, loquacità, fuga dalla realtà, influenzabilità, pigrizia, flemma, ansia, smarrimento.

La presenza percepibile del movimento, indica una personalità dotata, vivace, attiva.

I colori prevalenti sono:  il verde del prato e della chioma dell’albero, il colore della vitalità, della speranza e del riposo, dell’apertura sentimentale e interiore e della realtà; il blu, colore del mare e del cielo, esprime mistero, infinito, energia mentale, pensiero, intelligenza, ragionamento acuto, sicurezza, a volte freddezza affettiva, controllo razionale.

Infine, la ricchezza dei dettagli adeguati in tutto il dipinto, sono la manifestazione di una certa ricchezza interiore espressa con equilibrio. 

BIBLIOGRAFIA

K. Koch, Il reattivo dell’albero, OS Firenze, 1986 G. Crocetti, Il bambino nella pioggia, Armando Editore, Roma, 1991

M. Lucher,  Il Test dei colori, Astrolabio, Roma, 1976

M. Lucher,  Colore e forma nell’indagine psicologica, Piovan Ed., Abano Terme, 1983 M. Lucher,  Tavole d’interpretazione, Piovan Ed. Abano Terme, 1983

 Karen Machover , Il disegno della figura umana, Organizzazioni Speciali – Firenze

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